Dimensione Suono Soft

Dimensione Suono Soft logo
In onda: 

16

16

09:00 - Francesco Cavuoto
Tutto è iniziato all’asilo, quando suor Valeria — la mia prima, inconsapevole talent scout — mi metteva in piedi sulla cattedra per intrattenere gli altri bambini. Io parlavo. Loro ridevano. Lei sorrideva. Sono sceso da quella cattedra ormai da qualche anno, ma in fondo sono rimasto lo stesso. Solo il caschetto biondo non mi accompagna più. La radio è arrivata per gioco, a 14 anni. Ci andavo in bici, marinavo la scuola, accendevo il microfono con la speranza che i miei non mi stessero ascoltando. La passione, si sa, è più forte di qualsiasi punizione. Da lì, è stato un crescendo di villaggi turistici, palcoscenici, teatri, studi di doppiaggio e pubblicità. La mia voce l’hai sentita al cinema e in tv— sono Murray in Stranger Things, W’Kabi in Black Panther, Unique in Power Book e tanti altri personaggi che vivono solo grazie a chi li ascolta. Scrivo, insegno Public Speaking, invento format. Dirigo voci, progetto podcast, racconto storie. Per anni ho inventato favole della buonanotte per i miei ascoltatori più esigenti: i miei figli. Ora sono loro a raccontarmi cose che io fingo di capire… Amo viaggiare, sperimentare, difficilmente mi troverai fermo ad aspettare. Amo la pizza, un bicchiere di vino in compagnia, una risata che scaccia i pensieri, i baci dei miei bimbi, una commedia di Eduardo, una canzone di Pino, il caffè del mattino, il mare. Mi piace nuotare, correre, andare in bici. Mi piace la musica. E mi piace raccontartela. Magari regalandoti, tra un disco e l’altro, un po’ di quella leggerezza che fa bene al cuore. Accendi la radio. Mi trovi su Dimensione Suono Soft.
17:00 - Roberto Gessi
Ciao ascoltatore di Dimensione Suono Soft! Leggi, leggi che ti racconto tutto! Un mangiadischi color verde con i 45 giri sottratti a mia sorella e un mangiacassette rosso per registrare le canzoni alla radio. Questi i miei giochi da bambino. Una volta diventato un ometto quale lavoro avrei potuto mai fare? Nel 1980 ho cominciato a parlare davanti ad un microfono… e ancora oggi non me ne sto zitto! Speaker radiofonico, speaker pubblicitario, doppiatore… quindi è vero… parlo, parlo e parlo… ma ovviamente, come te che accendi la radio, mi piace anche ascoltare. Amo la black music, il soul, il funky, la discomusic… e più alto è il volume, più intensa è l’emozione. E quando per me l’emozione è forte, non posso non condividerla. Voglio farti capire chè è importante concentrarsi per non perdere le sfumature e i toni profondi della voce di Teddy Pendergrass. Gli archi della Love Unlimited orchestra. La sensualità di Donna Summer. Il falsetto di Prince. La compostezza dello stile di Marvin Gaye. Il brivido che sento e che voglio che tu senta quando ascolti Stevie Wonder. Voglio organizzare un flash-mob e scendere in strada a cantare e ballare “Dancing in the street di Martha Reeves & The Vandellas”!!! Vorrei vedere ancora una volta Michael Jackson che balla a pochi metri da me come al concerto del 1992. Ero li, in prima fila. Senza fiato. Oltre la musica… no, aspetta… non esiste un “oltre la musica!” La musica deve esserci sempre! E se come si dice: “le cose più belle della vita sono quelle più semplici”… tra queste ovviamente c’è lo stare insieme ai buoni e cari amici intorno ad un tavolo. Ma sempre con la colonna sonora giusta! Facciamo cosi, siccome sono una buona forchetta, tu comincia a cucinare… io porto i dischi!